Oggi, il Tirreno "mi candida" alle Regionali di maggio....
Spett. Il Tirreno
Desidero smentire con nettezza e
decisione ogni ipotesi relativa a mie candidature alle prossime elezioni per il
rinnovo del Consiglio regionale della Toscana. Non sarò candidato in nessuna
lista né sono minimamente interessato ad esserlo!
Ringrazio per l’attenzione e la
considerazione riservata alla mia persona nel vostro articolo di oggi ma la mia
esperienza d’impegno politico diretto si è conclusa e sono entusiasticamente coinvolto
in una nuova affascinante esperienza libero professionale con la mia società,
GreenGea snc.
Ho sempre interpretato l’impegno
politico come puro servizio al bene comune ed ai cittadini, l’ho vissuto
positivamente e senza mai perdere né l’entusiasmo né la tensione ideale. Ora,
tocca ad altre e ad altri.
La cosa che sicuramente avete ben
percepito è la collocazione delle mie posizioni politiche attuali e la speranza
che nutro: una nuova prospettiva per una Sinistra alternativa, di
trasformazione del sistema economico e sociale e di speranza per un futuro
migliore.
Il bisogno di alternativa che si
respira tra molta parte di popolo, infatti, è certo superiore a quello che tutto il
sistema dei media e degli istituti di indagine demoscopica sono in grado, o
vogliono, registrare.
Un diverso modello di sviluppo
basato sulla conversione ecologica dei sistemi di produzione e sul rispetto
delle vocazioni, delle dimensioni e dei caratteri territoriali; un modello economico
e sociale basato su principi di giustizia, uguaglianza, solidarietà; una
democrazia partecipata e, in larga parte, autogestita dalle comunità dei
cittadini; l’acquisizione della qualità della vita delle persone e non la
quantità dei loro consumi come misuratore del livello di benessere; un sistema
istituzionale europeo, nazionale e locale che abbia come unico fine il
perseguimento del bene comune. Sono questi gli elementi di programma di una via
alternativa al liberismo ed alla deriva consumistica delle vite, delle
relazioni umane e dell’uso delle risorse
naturali che, anche in Toscana, si renderebbe assolutamente necessario.
In questo momento, in Europa,
l’unico barlume di speranza è rappresentato dall’esperienza greca di Syriza e da quella spagnola di Podemos. In Toscana, quella proposta, è
impersonata dalla candidatura di Tommaso Fattori alla presidenza della Regione.
Mi auguro abbia successo.
Parlare di cambiamento deve però
significare affrontare temi e programmi, non certo discutere di nomi.
E’ chi non ha voce che deve
essere ascoltato, è nel loro interesse che la politica dovrebbe agire. Anche se
non possono farsi sentire, anche se non possono contare, sono i più. E’ di loro
che una Sinistra di valori antichi ma pur sempre moderni, attuali, necessari
deve farsi bandiera e utile strumento. In Italia, fino a questo momento, ne
siamo stati orfani. Spero che la “Lista del Sì”, in Toscana, sappia aprire
questa nuova prospettiva.
Solo a questo penso in vista
delle prossime elezioni.
Giacomo Sanavio
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