mercoledì 29 gennaio 2014

ESISTE LA TRUFFA DELL'OLIO EXTRA-VERGINE D'OLIVA?!

https://www.facebook.com/notes/giacomo-sanavio/esiste-la-truffa-dellolio-extra-vergine-doliva/10152059408662605

La produzione di olio extra vergine d’oliva toscano (garantito dal marchio IGP) non può che ritenersi estranea al nuovo scandalo ed il sistema locale ribellarsi all’attacco che viene dagli Usa alla nostra produzione. Rimane una valutazione politica da esprimere con la consapevolezza di affermare concetti “scomodi”.

E' il sistema di produzione industriale, quello dell'agro-industria - tanto caro alla politica tutta - il “colpevole” dell'attuale imbarazzo  e di tutti gli scandali e truffe verso i consumatori (quelli d'oltre oceano come di casa nostra) perpetrati nel tempo. Non sono sufficienti le costatazioni dei reati a giustificare, comunque, il mantenimento di un sistema insostenibile. Partiamo dal riconoscere che non vi possono essere oli extravergine d'oliva veri ai prezzi che si trovano sugli scaffali della grande distribuzione. Non possiamo pensare di ricercare competitività di sorta su queste basi. Serve, ma non basta, la tracciabilità e l'etichettatura rigorosa. Occorre uscire dal ricatto delle logiche del mercato (quello globalizzato ed impersonale)   e produrre per il rapporto diretto con i consumatori. Occorre abbandonare il sistema degli attuali aiuti della Pac e sostenere, invece,  l'agricoltura contadina, familiare, territoriale, l'educazione alimentare ed ai consumi, la sostenibilità ambientale delle produzioni e quindi il biologico! Stupirsi e offendersi per gli scandali e per le truffe non ha alcun senso se non si è disposti a pretendere un cambiamento radicale delle politiche agricole ed alimentari. La politica alimentare la debbono fare le istituzioni pubbliche! Ministero delle politiche agricole e Ministero dell'istruzione in testa, non delegarla - com'è - alla GDO (grande distribuzione organizzata). Quanto a noi cittadini-consumatori, anche se in difficoltà economica e preoccupati, ricordiamoci che la nostra salute dipende per oltre il 70% da ciò che mangiamo. Spendere sempre meno per comprare il nostro cibo, significa spendere sempre di più per medicinali e cure; oltreché per i dissesti del territorio. E non basta comprare cibo locale, deve essere sano. E non basta comprare biologico, deve essere locale. Iniziamo a cambiare da qui, ne guadagnerà l'ambiente, l'economia, la salute.

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