"Non possiamo, non dobbiamo unirci a quanti, populisti
di destra e di sinistra (ma è mai di sinistra il populismo?) vogliono riportare
indietro il Paese, sparando nel mucchio, «tanto, tutti i politici sono uguali».
Sotto l’incalzare dei cittadini deve accadere il contrario: i partiti –
necessari ad una vera democrazia – devono fare per primi pulizia in questa
emergenza che è ancor peggio di Tangentopoli (dove chi rubava lo faceva,
sovente, per il partito), devono rinnovare i quadri, aprirsi alla società, ai
giovani, prevedere una legislatura «costituente» per rivedere a fondo il
sistema di governo, il frettoloso pasticcio del Titolo V della Costituzione,
cedimento ad un federalismo «all’italiana» che ha prodotto disastri, a
cominciare dalla Lega stessa, e che ha rischiato di far deflagrare l’Italia e
che comunque ha concorso a precipitarla."
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