Vicepresidente Sanavio, la Conferenza Provinciale del Turismo si è svolta in un momento difficile per la nostra economia. Quali le ricadute e le difficoltà per il settore turistico?
La recessione economica e il conseguente calo dei consumi colpisce ovviamente anche questo settore. I dati delle presenze e degli arrivi a settembre 2008 cominciano a delineare una tendenza alla crisi (stimiamo infatti una flessione delle presenze dell’1,4% sul 2007), che per questo territorio costituisce un primo vero campanello d’allarme date le dimensioni che ha assunto il settore nel nostro territorio provinciale (961 strutture ricettive; quasi 5000 addetti ufficiali, a cui va aggiunto l’indotto di cui si avvale in media il 51% delle strutture per servizi di lavanderia, prenotazioni, pulizie). A questo momento di difficoltà, vanno aggiunte le carenze strutturali del turismo italiano: il vantaggio competitivo italiano, basato su storia, arte e cultura, non tiene rispetto ai mercati emergenti a causa di inadeguati investimenti e scarsa innovazione; scontiamo l’assenza di politiche nazionali di settore almeno da quindici anni, dall’abolizione per referendum del Ministero del Turismo. Eppure il turismo è l’unico settore economico con potenziale di crescita universalmente riconosciuto. I dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo dicono che il settore continuerà a crescere nei prossimi anni, tanto da definire il settore la prima industria mondiale.
Quale è stato il percorso che vi ha portato alla Conferenza provinciale?
L’appuntamento della Conferenza provinciale è stato preceduto da un percorso approvato dal Consiglio Provinciale in cui avevamo individuato 5 temi (turista low-cost, qualità e cultura dell’accoglienza, promo-commercializzazione, sostenibilità, formazione) che sono stati oggetto ciascuno di un incontro di approfondimento, che si sono svolti nelle varie aree turistiche del territorio provinciale. Il percorso individuato ha carattere di novità in quanto ha coinvolto tutti i soggetti della filiera del turismo e non solo, come in genere avviene, le categorie rappresentative del mondo delle imprese e dei lavoratori. Consapevoli del fatto che il comparto, compreso l’indotto, è composto da diversi soggetti che non necessariamente hanno la possibilità di confrontarsi e di collaborare in un’ottica di sistema.
Quali sono le prime strategie presentate e discusse nel corso della Conferenza?
Intorno ai 5 temi che richiamavo, cito in particolare: scegliere internet come strumento principale di promozione, lavorare in forte collaborazione con l’Aeroporto Galilei di Pisa e con le compagnie low-cost qui presenti promuovendo il nostro territorio attraverso gli aeroporti con cui Pisa è collegata; assumere la qualità dell’accoglienza turistica e la sostenibilità quali perni sui quali costruire le nostre azioni; rispondere alla necessità di formazione a qualunque livello, salvaguardando le professioni e attualizzando i mestieri. Sulla promo-commercializzazione, assumere in maniera definitiva la necessaria distinzione dei ruoli tra pubblico (programmazione e promozione) e privato (commercializzazione), individuando nello stesso tempo le modalità di una collaborazione molto forte tra i due settori, al fine di un’efficace valorizzazione e promozione del territorio e di una giusta remunerazione per gli operatori del turismo. Rispetto al ruolo del pubblico, poi, riconoscere pienamente all’Agenzia per il Turismo, come da funzioni assegnate da Legge Regionale, il ruolo di unico soggetto della promozione per Provincia e Comuni.
Rispetto a quest’ultimo punto, lei ha lanciato nel corso della Conferenza la proposta di una Società di promo-commercializzazione. Quali sono gli obiettivi e i soggetti da coinvolgere?
Il turismo è un settore economico importante per il nostro territorio provinciale, che necessita di politiche di sistema e di strumenti adeguati di governo del settore. Per far fronte alla tendenza alla crisi che abbiamo già cominciato a registrare nel 2008 e per rispondere alla sfida dei mercati, la strategia dovrà essere fondata sempre più su prodotto, innovazione e competitività. Occorre pertanto conferire un’impronta più marcatamente imprenditoriale all’organizzazione del nostro sistema turistico. Per questo abbiamo lanciato la proposta di una possibile evoluzione sul piano degli strumenti: una Società di promo-commercializzazione in cui siano presenti Provincia, APT, Camera di Commercio, Società di gestione dell’Aeroporto Galilei, Consorzi Turistici e Agenzie di viaggi incoming, con modalità di funzionamento che verranno individuate e prevedendo forme di aggregazione ed evoluzione tali da poter essere in grado di competere con la sfida dei mercati turistici mondiali. Il nome lo abbiamo già: PisaUnicaTerra.
Ci può spiegare meglio questo passaggio?
In questa provincia, abbiamo intrapreso seriamente il cammino del turismo dieci anni fa, non di più. Non è più il momento in cui si deve lanciare l’immagine e l’identità turistica del territorio attraverso i Consorzi come si è pensato di fare a metà degli anni ’90, attraverso i contributi dei Fondi Strutturali Europei. E’ per questa ragione che invito e continuerò ad invitare le Pubbliche Amministrazioni ad uscire dai Consorzi di Impresa, proprio nel rispetto di quella distinzione di ruoli che richiamavo prima, ma convinti della strategicità dell’unità tra attività di promozione e commercializzazione. Allo stesso tempo, occorre rafforzare la dimensione territoriale dei Consorzi, migliorandone professionalità e specializzazione. Il livello minimo competitivo di promo-commercializzazione è quello provinciale.
La Provincia, tramite l’Agenzia per il Turismo, provvederà alla riorganizzazione dei punti di informazione e di accoglienza turistica. Ci spiega brevemente il progettto?
Ne abbiamo parlato nel corso degli incontri preliminari e durante la Conferenza: i cinque uffici pubblici gestiti con le risorse della Provincia, uno per ogni area turistica, sono ormai un obiettivo irrinunciabile. Il turismo è rappresentato per oltre il 52% dal territorio provinciale rispetto al capoluogo. Ci sono i due punti di accesso fondamentali che sono l’Aeroporto Galilei e la Stazione Ferroviaria di Pisa, una di quelle a maggiore traffico a livello nazionale, e quelli devono continuare ad essere uffici di rilievo provinciale, anzi regionale, a piena efficienza ed efficacia. Però è necessario investire le altre risorse sul territorio: Volterra (Valdicecina), San Miniato (Valdarno), Casciana Terme (Valdera), San Giuliano Terme (Monti Pisani). L’obiettivo è quello di omogeneizzare le modalità, l’immagine, le tipologie e la qualità dei servizi offerti, costruendo un sistema di servizi di informazione e accoglienza turistica strutturato in forma gerarchica, con cinque uffici di livello provinciale, oltre il punto presso l’Aeroporto Galilei, coordinati dall’Agenzia per il Turismo. Gli uffici di carattere provinciale svolgeranno attività di integrazione e coordinamento con gli altri uffici comunali dell’area di riferimento.
Abbiamo lanciato una serie di stimoli al territorio. Le risposte che abbiamo ricevuto in sede di Conferenza sono positive. Noi continueremo a lavorare con coerenza, chiarezza, sempre attraverso processi concertativi. La parola ora ai vari soggetti del territorio, pubblici e privati.
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