venerdì 11 novembre 2016

IL VOTO DEGLI AMERICANI E IL REFERENDUM COSTITUZIONALE

IL VOTO DEGLI AMERICANI E IL REFERENDUM COSTITUZIONALE
Penso che ciascuno popolo sia e debba essere sovrano. In democrazia, la sovranità deve necessariamente essere esercitata all'interno di un patto di convivenza definito da regole chiare e trasparenti, massimamente condivise (le Costituzioni) ma anche vincolanti e riconosciute.
In questo quadro, possono essere oggetto di critica e di proposta di modifica da far maturare attraverso la costruzione di consenso. Gli strumenti attraverso i quali fare tali proposte sono quelli definiti nelle stesse costituzioni.
Per far saltare tali fondamenta possono essere esercitate due uniche differenti opzioni: una "rivoluzione" (che necessariamente prevede l'esercizio di una prevaricazione) o una "reazione" (golpe o processo di modifica dell'ordinamento imposta, anche da una qualche maggioranza).
Pur non disdegnando qualche suggestione anarcoide, mantengo ancora preferenza per un regime democratico. Che vorrei maggiormente esteso e realizzato, con una partecipazione esercitata, un sistema elettorale che rispetti gli orientamenti dei cittadini e ne esprima proporzionalmente le istanze, un sistema produttivo ed occupazionale guidato da democrazia economica, la realizzazione di un'eguaglianza sostanziale a base di ogni libertà...
È per questa visione ed opinione che reputo sbagliata e pericolosa una nuova riforma del nostro patto (la Costituzione) realizzata a maggioranza (addirittura con i voti di fiducia) con l'unico assillo dell'esercizio del governo.
Per quanto consapevole che la nostra Costituzione dica nel suo articolo 138 di poter essere modificata, non si fa così! Non a colpi di maggioranza. Né ora, né prima né dopo.
LA COSTITUZIONE E' APPUNTO DEL POPOLO E PER TUTTO IL POPOLO, NON DI UN PARTITO O A VANTAGGIO DEL RUOLO DI UNA PARTE! Qualunque essa sia!
Voterò NO il 4 dicembre, per questi motivi. A di là delle polemiche contingenti e strumentali che pure potranno coinvolgermi e su cui potrò esprimermi. Per autentica preoccupazione e desiderio autenticamente democratico.

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